Descrizione
Luce ed acqua sono anche due fondamentali elementi intrecciati nelle pagine di questo libro, nelle splendide e penetranti fotografie di Marco Colombo. Marco ha accumulato un enorme sapere dai libri, anche durante gli studi accademici, ma in maniera altrettanto importante ha imparato da una vita spesa all?aperto, ponendo tutti i suoi sensi in contatto con la natura. Questa esperienza di campo è il terzo ingrediente che rende tale portfolio così notevole. Nonostante queste fotografie rappresentino momenti ristretti, frazioni di secondo inquadrate e conservate per farcene godere, tutte rappresentano giorni, settimane, anni di lavoro: molte delle specie in questo libro non sono affatto facili da trovare. La natura ci fornisce aria da respirare ed acqua da bere, e non ci fa pagare per questi servizi vitali. Nello sfogliare questo libro ricordate, dunque: un fiume è molto più dell?acqua tra le sue due rive. Mentre scorre porta la vita non solo al mondo naturale, ma anche a noi.” Il libro “I tesori del fiume”, edito da Pubblinova Negri, è un’ode alla biodiversità delle acque dolci. Attraverso racconti di campo, dati scientifici e immagini inedite, vengono esplorati gli ambienti tra i più preziosi e minacciati d’Italia, dalle sorgenti d’alta quota alle lagune costiere, passando per ruscelli, fiumi e grandi laghi. Granchi, gamberi, spugne, larve di insetti nascosti tra la vegetazione del fondo; mitologiche lamprede che compiono migrazioni di centinaia di chilometri per accoppiarsi e poi morire; una grande varietà di pesci autoctoni e rarefatti; rospi e tritoni durante il periodo riproduttivo, l’elusivo proteo delle grotte sotterranee, bisce che catturano prede di grandi dimensioni; limicoli impegnati nelle loro frenetiche attività nel fango, mammiferi all’abbeverata. E poi, i problemi di conservazione, dall’inquinamento all’alterazione degli argini, dall’introduzione di specie alloctone alla pesca eccessiva, e alcuni progetti per salvare il salvabile, come la reintroduzione della trota marmorata e dello storione cobice. Per realizzare le immagini, ore di sessioni nel ghiaccio d’alta quota, nel fango dei grandi laghi oscuri, e nella corrente impetuosa dei corsi d’acqua più grandi del nostro Paese.