Descrizione
A quasi cinquant’anni dalla sua pubblicazione nel 1973, il libro di Giancarlo Carcano costituisce ancora la ricostruzione più esauriente di un evento che ha impresso un marchio di sangue e di terrore nella memoria di Torino: la strage perpetrata tra il 18 e il 20 dicembre dalle squadracce fasciste che causò almeno undici morti e trentasette feriti, per la maggior parte operai comunisti e socialisti. All’uso delle fonti di polizia e di quelle fasciste, l’autore aggiunge una rigorosa documentazione fondata sulla stampa torinese (non solo del 1922, ma anche di anni successivi) e una copiosa raccolta di testimonianze di protagonisti dell’epoca, ancora viventi allora, che avevano vissuto quei tragici eventi in prima persona e ne serbavano ben viva la memoria. Inoltre segue i percorsi dei personaggi protagonisti lungo l’arco di diversi decenni, ne attraversava le peripezie giudiziarie, tutte risoltesi senza danni gravi per i fascisti. Meno nota della storia della strage, quella dei processi che la seguirono è un capitolo tristemente esemplare della storia italiana: quella di una vicenda piena di vittime e senza colpevoli. Ed è anche per questo che il libro di Carcano merita di essere ripubblicato e, soprattutto, letto. È un’inchiesta rigorosa, asciutta ma proprio per ciò capace di trasmettere ancora un senso di indignazione morale e civile.