Descrizione
Per secoli le popolazioni rom della Bulgaria hanno addestrato gli orsi a ballare, allevandoli in famiglia e portandoli a esibirsi in strada. Dopo la caduta del Comunismo anche per i proprietari di orsi finisce un’epoca: sono costretti a liberare i propri animali che trovano rifugio in oasi protette per la fauna selvatica. Ancora oggi però, ogni volta che vedono un essere umano, quegli orsi si alzano sulle zampe posteriori per danzare. Parte da qui, da queste storie e immagini, il nuovo e coinvolgente reportage di Witold Szab?owski. Con lui incontriamo persone straordinarie in tutta l’Europa orientale – ma anche a Cuba e a Londra – che, come gli orsi bulgari, pur essendo libere provano nostalgia per i tempi in cui non lo erano. Un travolgente lavoro sul campo che è allo stesso tempo affresco sociale ed economico degli ex Paesi comunisti (Bulgaria, Ucraina, Georgia, Kosovo…) e racconto dell’esodo da un’ideologia, un modo di vivere, un sogno oppure un incubo che ha segnato un secolo intero. Un libro illuminante, divertente, acuto, a tratti straziante e sempre molto originale. L’edizione è arricchita dagli scatti del fotografo Albin Biblom.