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NON RICOMINCIAMO LA GUERRA DI TROIA

6.00

Autore: WEIL SIMONE; TRENTADUE M. (CUR
Editore: FARINAEDITORE
Collana: I GRANI
ISBN: 9788894336986
Pubblicazione: 18/01/2019

2 disponibili (ordinabile)

COD: 9788894336986 Categoria:

Descrizione

Amatissima dai lettori di ieri e di oggi, la nostra pensatrice non smette mai di tormentarsi – dal 1933 all’ultimo articolo, forse del 1943 – alla ricerca di soluzioni politiche che evitino all’uomo e al mondo il dramma della guerra. Proprio quest’ultimo rappresenta il nucleo tematico più forte fra quelli che compongono l’arcipelago dei suoi interessi, il centro propulsivo e vitale di tanta parte dei suoi scritti.
Scegliere la guerra – spiega Simone Weil – significa consegnarsi alla forza, rinunciare alla razionalità, smettere di farsi domande. La forza, rudimentale e cieca come la volontà in Schopenhauer, si presenta come un arcano evolutivo nella storia dell’uomo. Essa non ha mai risolto controversie e – al contrario – le ha moltiplicate; eppure da millenni viene contrabbandata come la miglior soluzione possibile per affermare i propri sacrosanti diritti. Ecco perché parlarne, ecco perché affrontare a più riprese l’argomento, ecco perché non cedere alla rassegnazione e al pessimismo. Simone Weil crede che il pensiero possa smascherare la remissiva consegna alla guerra, svelandola come un atto di
debolezza intellettuale. L’uomo usa la forza perché non pensa, perché la cultura occidentale ha trasformato in epica le più efferate carneficine, perché le opere letterarie incensano la boria bellica a colpi di virtuosismi estetici. L’uomo si consegna alla forza perché non ragiona con la propria testa, perché è vittima di un retaggio culturale percepito come indiscutibile.
La nostra pensatrice è fermamente convinta che pensare la guerra significhi immancabilmente servire la causa della pace e che smascherare la bellezza dell’atto eroico come mera finzione letteraria significhi demistificare tanta parte dell’immaginario collettivo. Dalla malattia della guerra si guarisce pensando, soppesando e valutando l’esito delle proprie azioni. È esattamente a questo scopo che, nel saggio intitolato Non ricominciamo la guerra di Troia, Simone Weil invita maieuticamente il lettore a riflettere sul valore delle parole, sul significato degli ideali in nome dei quali si dichiara pronto a combattere.