Descrizione
Iacopo, un imprenditore all’apice del successo, cinico e sprezzante, una notte ha un incubo: una pistola puntata alla tempia, per il più classico dei suicidi. L’incubo svanisce all’improvviso, prima che la pistola spari; Iacopo si sveglia di soprassalto, quasi sconvolto. La mattina dopo si reca in ufficio, pensando a quell’incubo, incredulo e ansioso e trova, con sua somma sorpresa, il figlio. Ne nasce un’animata discussione. Due eventi, uno immaginario e l’altro reale, e due segnali, premonitori e funesti. Ha inizio una sorta di parabola discendente, fatta di eventi che si susseguono senza tregua, in cui s’intrecciano i ruoli d’imprenditore e di padre.