Descrizione
Alla condizione dell’infanzia fa da drammatico contraltare la realtà presente, fatta di atrocità e cambiamenti dolorosi, simbolicamente rappresentati dai nuovi «falò», ovvero dalle violenze e le ferite della guerra, che sostituiscono quelli della ormai perduta civiltà contadina dove avevano il senso di riti propiziatori della fertilità dei campi… C’è dunque il senso della fine tragica di un mondo (di valori, di rapporti), rappresentato dai falò, dai fuochi insieme distruttori e purificatori. Ma a questo si contrappone il mito ossessivo della luna, e soprattutto della collina: la prima come presenza protettrice e benevola, la seconda come emblema di una amorevolezza femminile agognata e mai interamente fruita.