Descrizione
Ponete questo libro su un leggio
Mi piace immaginare che Sergio Donna abbia composto questa nuova, sorprendente raccolta di liriche, con carta, penna e calamaio, proprio come un poeta dell’Ottocento, restando sveglio fino a tarda sera, alla luce di un lume a petrolio, per poi riporre il suo manoscritto in uno scrigno o in un cassetto nascosto di un antico scrittoio:
?? Il poeta socchiude il suo diario prezioso, lo assicura con un piccolo lucchetto, come ogni sera, con sguardo calmo e soddisfatto: anche oggi ha vestito di poesia una pagina di storia, rievocando un mare di ricordi, un po’ di sé, un po’ di tutti noi??.
In realtà i ?Laeta Carmina? di Sergio Donna – per quanto espressione del romanticismo ricorrente e naturale dell’Autore, che traspare delicato in molte sue liriche – sono soprattutto un florilegio di poesia moderna e contemporanea, mirabile, che allieta davvero lo spirito, assecondando la bramosia di conoscenza di chi ne vuole assaporare ogni singolo verso.
Dilettevole è la ricerca stilistica dell’Autore, quanto mai variegata ed acrobatica, aperta, nei suoi versi in italiano, alla sperimentazione letteraria come all’umana curiosità; unica, nella sua ardita capacità di conservazione ed esaltazione della lingua co-protagonista della sua anima: un piemontese-torinese dai tratti deliziosi, leziosi e talora goliardici!
Il mondo poetico di Sergio Donna è reso ancor più affascinante dalla peculiare contrapposizione temporale che induce il lettore a viaggiare seduto comodamente in poltrona, come nella salgariana memoria: ?Scrivere equivale a viaggiare, senza la seccatura dei bagagli?, tessendo trame antiche, contemporanee e post-moderne con proprietà e gusto lessicale sorprendenti.
Un diario memorabile (per riallacciarmi al piccolo divertimento letterario che ho creato in testa a questa intoduzione critica) che annovera bellissime monografie sportive e tratteggi di fatti e protagonisti ancora vivi nella tradizione nazionale, come anche ispirazioni, dall’encomiabile lirismo, dedicate all’opera del poeta e filosofo libanese Gibran ed alla spiritualità del componimento poetico ?Orfano? di Giovanni Pascoli.
Amabili compagni di viaggio del poeta, nel percorso volto ad un’affascinante commistione liricomusicale, sono i compositori Giuseppe Novajra e Bruno Baudissone, con il tocco artistico dell’amico poeta Danilo Torrito.
Un consiglio per una piacevole interpretazione di ?Laeta Carmina? è quello di porlo su un leggio da tavolo sfogliandolo, giorno dopo giorno, per assaporarne il largo respiro e la sorprendente creatività racchiusi nell’eleganza di vita e di sentimento dell’Autore.