Descrizione
Si può comunicare con i bifidi, esseri con la doppia punta della lingua?
Si dice che hanno la lingua biforcuta coloro che sono ambigui, falsi, inaffidabili. Se poi un bifide proviene da un altro pianeta?
L’autore racconta l’odissea (nello spazio) di uno di questi esseri.
Una lettura in filigrana della storia secolare del loro incontro con i terrestri.
Il linguaggio è uno strumento che per essere efficace deve essere condiviso tra i comunicanti. Esistendo tuttavia un uso personale del linguaggio, il significato delle parole (come quello delle immagini) può variare per ciascun individuo. Sino all’impossibilità di comunicare o, perlomeno di trovare sintonia.
Intorno a un essere bifide, creatura di una specie sviluppatasi su un altro pianeta, Roberto Albertini sviluppa una divertente e suggestiva esplorazione dell’ambiguità – o almeno delle ambivalenze – della comunicazione, al presente e nel passato.
Chi, meglio di un ermafrodito alieno – letteralmente ?che appartiene ad altro, contrario, avverso? – potrebbe rappresentare la complessità del linguaggio?
Il protagonista di questo libro è la sintesi grottesca dei rapporti sociali: più piccolo della famiglia, più piccolo della coppia che pure riconosciamo quale cellula minima della struttura sociale, la relazione del bifide è all’interno di se stesso.