Descrizione
Dopo il capitale industriale e quello finanziario, si sta facendo avanti un capitale d’altro tipo. Maurizio Ferraris lo chiama il Capitale Documediale: produce documenti, genera mobilitazione ed è silenzioso. A renderlo possibile è il Web: il numero di dispositivi connessi è oggi pari a 23 miliardi; questa connessione produce ogni giorno un numero di oggetti socialmente rilevanti maggiore di quanto non ne producano tutte le fabbriche del mondo, una mole di atti, contatti, transazioni e tracce codificati in 2.5 quintilioni di bytes. Ciascuno di noi, insomma, alimenta gratis la costruzione dei big data, che non solo sono strumento fondamentale per le indagini di mercato, sono anche fonte di informazioni a proposito di orientamenti politici, stato di salute e preferenze personali di ogni utente della rete. Ferraris lancia allora una provocazione: non è forse arrivato il momento di veder riconosciuta la nostra mobilitazione quotidiana sul web come un lavoro? Siamo sicuri che mezzo miliardo di persone, perché tanti siamo in Europa, non abbiano la forza contrattuale per pretendere dai quattro colossi rappresentati da Amazon, Apple, Facebook e Google quella che si potrebbe definire un'”accisa sui documenti”, che potrà essere ridistribuita come salario di mobilitazione?
“Rivoluzione documediale” di Maurizio Ferraris è un libro che svela la natura del capitale oggi, parlandoci delle reali trasformazioni del nuovo mondo.