Descrizione
“Analizzando la figura culturale di Jacob Taubes, di cui cerco di scrivere qualcosa, ho pensato di estrapolare un capitolo dedicato alla sua prima moglie Susan Anima Feldman. Il tutto è nato dalla comune sofferenza che percepisce un’anima sensibile che assorbe il dolore che spesso ci penetra senza che ce lo si aspetti. Il dolore e ogni altro sentimento non hanno discrimine di genere. L’emotività e la sensibilità per quanto siano celati dietro una corazza ferrea corporea, non possono essere repressi. Quando è venuta a mancare una persona punto di riferimento base per me, come anni prima ne era scomparsa un’altra, a me cara, il dolore mi aveva, e tuttora non mi sono ripreso, attraversato l’anima. Il mio corpo non rispondeva più alle sollecitazioni della vita. Il volto era rimasto giovane ma lo spirito e l’anima erano d’un tratto invecchiate, quasi come in un encefalogrammma piatto…”