Descrizione
Un padre comunista e la vita tra gente povera in un paese campano negli anni del secondo dopoguerra formano l’autrice: militante dapprima del PCI, quindi nel primo gruppo extraparlamentare meridionale e poi, senza tessere, operaia in fabbrica alla Brion Vega di Milano e alla Fiat Mirafiori di Torino. È tra i 61 operai che la Fiat licenzia nell’ottobre ’79, assimilandoli a terroristi per poi espellerne, l’anno dopo, altri 23.000. Testimone attiva, Arciuolo racconta la sua storia accompagnando il lettore in fabbrica e poi in mezzo al “popolo dei cancelli” nei 37 giorni di resistenza, fino alla capitolazione. Racconta la Fiat da dentro e le ragioni che la portano in seguito in Nicaragua per 5 anni, sempre ribelle ai soprusi e alle ipocrisie.