Descrizione
Il volume propone al lettore gli strumenti concettuali per comprendere come e perché questo personaggio così controverso formulò la teoria dell’atavismo criminale e quali furono gli errori di metodo scientifico che lo portarono a fondare una scienza poi risultata errata. A cento anni dalla morte di Cesare Lombroso, fondatore dell’antropologia criminale, l’Università di Torino ha riallestito il “suo” museo, unico al mondo. Questa guida riporta i contenuti dei pannelli presenti nelle sale del Museo e propone le collezioni che comprendono preparati anatomici, disegni, fotografie, corpi di reato, scritti e produzioni artigianali e artistiche, anche di pregio, realizzate da internati nei manicomi e da carcerati. Il volume, come il percorso museale, presentano il pensiero di uno scienziato fortemente interessato ai problemi della sua epoca e che fu guidato da una profonda curiosità verso il crimine e verso qualsiasi forma di devianza dalle norme della società borghese ottocentesca, un’anormalità intesa anche in senso positivo, nelle persone di genio artistico, scientifico o politico capaci di far progredire l’umanità.