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FRATERNITÀ

15.68

Autore: BIANCHI ENZO
Editore: EINAUDI
Collana: FRONTIERE EINAUDI
ISBN: 9788806255565
Pubblicazione: 17/09/2024

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COD: 9788806255565 Categoria:

Descrizione

«Siamo tutti fratelli e sorelle in umanità, mortali ma con la consapevolezza di essere viventi per stare in relazione gli uni con gli altri. Il grande dono che possiamo accogliere è l’altro: vicino o lontano, conosciuto o sconosciuto, amico o nemico. Se ci mettiamo accanto, abbiamo sempre di fronte un fratello, una sorella, e sentiamo di avere un’unica vocazione: passare dal dire ?io? al dire ?noi?, per vivere insieme» (Dalla prefazione di Papa Francesco).
Nella celebre triade di valori coniata dalla rivoluzione francese – libertà, uguaglianza, fraternità – il terzo elemento è forse il piú trascurato. Eppure proprio la fraternità è necessaria per dare fondamento all’affermazione dei primi due. Il culto della libertà assoluta mina le basi dell’uguaglianza e l’uguaglianza imposta come unico principio distrugge la libertà. Si parla spesso di crisi della paternità e della maternità, ma ciò che manca al nostro vivere insieme è soprattutto la fraternità. E nella società contemporanea il rancore, la rabbia e l’indifferenza diventano i sentimenti piú diffusi, alimentati da una politica fondata sulla paura. In questo suo nuovo libro, Enzo Bianchi ci esorta a ripensare l’idea stessa di fraternità. «Fraternità come fondamento e ragione per una necessaria fiducia nella bontà del vivere insieme; fraternità come solidarietà tra membri di una convivenza ai quali è necessario riscoprire il bene comune; fraternità come incessante ricostruzione di ponti, come riproposizione di confronti, di riconciliazioni religiose, culturali ed etniche». Alle radici della fraternità, infatti, ci sono alcune esigenze imprescindibili: l’accettazione incondizionata del fratello e della sorella; un’assunzione di responsabilità degli uni verso gli altri; la solidarietà come cura e custodia reciproca. «Chi è il mio prossimo?» chiede lo scriba a Gesú nella parabola evangelica del Buon Samaritano, ma è una domanda sbagliata. Non conta chi è il prossimo, ma come possiamo noi diventare «prossimo» per i nostri fratelli. Occorre uscire da sé stessi, andare verso gli altri, provare empatia. La fraternità – ci dice Enzo Bianchi – non è spontanea, non è una condizione naturale, ma un compito che sta sempre davanti a noi. Un’opera essenziale e ineludibile che va realizzata giorno dopo giorno.