Descrizione
?I peuss intré??, chiede rispettosamente Gianduja all’adunanza di autori paludati in un celeberrimo fondale dipinto? E davvero la nostra maschera farà poca anticamera ed entrerà di diritto nell’Olimpo del teatro italiano.
La storia dei nostro teatro in piemontese vivrà dunque una fervida stagione iniziale grazie a Toselli e poi proseguirà il suo camrnino a volte accidentato, a volte trionfale come capita a tutti gli avvenimenti artistici. Da Le miserie ?d monsù Travet ad oggi la ribalta si è accesa per drammi sociali, per ridanciane commedie, per colorati vaudevilie, per storie patriottiche e per tante ?serate d’onore? a beneficio di questo o di quell’interprete. Insomma, la nostra storia da circa centocinquant’anni prosegue e si sviluppa attraverso tanti nomi di autori, attori, teatri, locandine, a signiricare che anche oggi il teatro piemontese è vivo, ed il suo discorso si articola ancora in modo vivace e, quel che più conta, cornbattivo. Merita dunque che qualcuno ne scriva, no?