Descrizione
L’umanità continua a considerarsi autorizzata al dominio della Terra, secondo il proprio arbitrio. Da questo punto di vista, tutte le culture coniate negli ultimi secoli convergono e si sono occupate solo di posizionare il potere degli uomini in un senso piuttosto che in un altro, cercando, in alcuni casi meritoriamente, di migliorare le condizioni di vita. Ma tutto si è sempre giocato nella convinzione che il Pianeta, con le sue vite animali e vegetali, altro non fosse che una fonte di “utilità” da combinare ed assemblare per realizzare “la missione umana” in una visione squisitamente antropocentrica.
Il dominio del Reale ha significato l’abbandono della visione numinosa della Verità con tutte le gravi conseguenze a danno dello Spirito, per imporre una sterile Età della Tecnica, la cui potenza sta progressivamente disintegrando l’essenza dell’Essere.
Nei più sensibili questo genera inquietudine. Ma l’inquietudine ci pone di fronte all’invisibile, al significato recondito della nostra provenienza.
Ed è questo smarrimento che ci distingue come esseri viventi e determina la nostra singolare natura, la nostra umanità, e ci riporterà sul sentiero giusto dell’evoluzione, dove inevitabile sarà una riscoperta e un predominio dei valori dell’Essere, a discapito di quelli della Tecnica.