Descrizione
Gipo Farassino ha cantato Torino. Nato nel 1934 in Barriera di Milano, al numero 6 di Via Cuneo, da giovane ha girato il mondo; tornato nella sua città alla fine degli anni ’60, è diventato il testimone fedele dell’anima piemontese prima del boom economico che avrebbe cambiato tutto.
Gipo ha messo in scena un Piemonte e una Torino d’altri tempi, ha composto canzoni immortali, in piemontese ma anche in italiano.
Ci ha lasciato nel 2013, alla soglia degli ottant’anni, e il ricordo del suo teatro, inventato all’inizio degli anni Settanta insieme a Massimo Scaglione, regista e amico, non è per nulla sbiadito. Poi, negli anni Ottanta, l’avventura politica: anche in quel periodo “diverso” della sua vita, Gipo ha saputo stare vicino alla sua gente, al suo pubblico, che ha continuato a seguirlo e ad amarlo. Questo libro, ricchissimo di immagini, è un omaggio alla vita e all’opera di un grande. Uno chansonnier, un teatrante, un barrierante, come lui stesso amava definirsi: era unico, anche per questo bisogna ricordarlo.