Descrizione
Anno 2033, Torino è divenuta una città fredda e quasi deserta, i pochi abitanti percorrono a fatica le vie innevate. I Resistenti, come si sono autodefiniti, abitano nelle poche stanze riscaldate dei piani bassi di quelli che solo tredici anni prima erano i palazzi più belli della città. Da quando, nel 2020, il doppio cataclisma ha devastato il clima, molti sono fuggiti verso luoghi più ospitali. Chi ha deciso di restare in città si è dedicato a professioni di pubblica utilità. Chi aveva intuito, ancor prima del grande cambiamento climatico, le devastazioni della civiltà, è tornato sulle montagne dei vecchi, scoprendo risorse che non credeva di possedere. Il collante, che tiene ancora viva una società mutilata, è la speranza, una speranza collettiva in cui il ruolo principale è giocato dagli affetti, dalle amicizie, dalla collaborazione.